Ennesima stroncatura per Chiara Ferragni che è stata scaricata anche da Pantene. La nota azienda ha optato per… la sua “sosia”.
Momento decisamente complesso per Chiara Ferragni che dopo le note vicende con il caso del pandoro Balocco ha visto diverse collaborazioni con noti marchi interrompersi. L’ultima, quella con Pantene che per l’influencer sarebbe stato un vero e proprio smacco. Il motivo? L’azienda, per sostituire la bionda imprenditrice, ha optato per… la sua “sosia“.
Chiara Ferragni, Pantene sceglie la sua “sosia”
Come anticipato, per la Ferragni non è assolutamente un momento facile. Oltre alle note vicende personali legate alla sua storia con Fedez, la donna deve affrontare la fine di diverse collaborazioni con noti marchi importanti. L’ultima, quella con Pantene. L’azienda, infatti, ha deciso di non rinnovare il suo contratto con la donna, scegliendo al suo posto una nuova testimonial.
La notizia era nell’aria già da qualche tempo ma ora ha trovato conferma. Pantene ha ufficializzato il cambio di testimonial uscendo con le pubblicità che ritraggono la modella israeliana Havi Mond. Le immagini sono state pubblicate sui social da Selvaggia Lucarelli e subito hanno fatto il giro del web. A far parlare è la somiglianza tra la ex protagonista e il nuovo volto. Si tratta, quasi, di “una sosia”. Un vero e proprio smacco per la Ferragni…
Alla ricerca di 6 milioni di euro
Nelle ultime settimane, invece, si era parlato nel dettaglio delle azienda della donna. La Ferragni sarebbe alla ricerca di circa sei milioni di euro. A causa del crollo dei ricavi della Fenice srl, la società che detiene il suo marchio, l’imprenditrice e il suo team avrebbero deciso di provare una nuova strategia cercando di allargare la lista di soci.
Come spiegato da diverse fonti, tra cui Il Messaggero, l’idea sarebbe quella di inserire capitali freschi e quindi nuovi soci al fine di porre rimedio alla crisi evidente. Tra i potenziali nuovi investitori potrebbero figurare personalità di spicco del settore della moda e del business. Al netto di questa situazione appena descritta, va detto che la società dell’imprenditrice ha smentito la crisi dei ricavi rispedendo ogni “accusa” al mittente.